Ormai esistono molte prove: l’attività fisica intensa e regolare riduce il rischio di sviluppare alcuni tumori, e il tumore al seno è tra questi.
L’esercizio fisico che possiamo definire preventivo non può e non deve essere saltuario: nella regolarità e nella durata di ogni sessione di allenamento risiede il beneficio in termini di prevenzione.
Di solito suggerisco di scegliere un’attività fisica che piaccia (altrimenti ci si stanca e non si fa più) e che faccia sudare, ovviamente compatibile con le condizioni fisiche generali.
Il consiglio di una persona competente è desiderabile per orientare nella scelta e nella qualità e quantità di esercizio.
Camminata intensa e senza interruzione, corsa, nuoto, palestra, golf (senza pause), tennis, pallacanestro, bicicletta, danza e ballo, boxe, arti marziali…
Insomma, tutto ciò che muove il corpo e induce al sudore e alla fatica fa bene al cuore e a tutti gli altri organi, e riduce il rischio di tumore.
Chi ha già avuto tumore al seno ha una riduzione del rischio di ripresa della malattia.
Tre sessioni settimanali da 45minuti-un’ora l’una sono il minimo utile per la prevenzione.
E l’esercizio fisico è utile per tante ragioni, anche per prevenire i fastidi legati alla menopausa: ha un impatto addirittura maggiore rispetto ad alcuni rimedi farmacologici sulle vampate di calore, sull’insonnia e perfino sulla secchezza vaginale (per non parlare del controllo del peso corporeo).