Ormai da decenni, grazie alla rivoluzione concettuale nella cura chirurgica del tumore al seno avviata e perseguita fino a oggi da Umberto Veronesi e dalla sua scuola, la chirurgia mammaria fonde in modo inscindibile la cura della persona e l’esito estetico con la conservazione della qualità della vita (femminilità, immagine corporea). Curare la donna preservando anche la sua qualità di vita e l’immagine di sé: ecco la missione della chirurgia senologica di eccellenza.

Chirurghi senologi e chirurghi plastici hanno esperienza e specializzazioni differenti: nella loro integrazione risiede la perfetta esecuzione di molti interventi mammari. La cooperazione tra chirurghi senologi e chirurghi plastici si rende necessaria quando l’esito della chirurgia curativa (da parte del senologo) non garantisca un risultato estetico soddisfacente.

Esempio classico è la mastectomia, ma esistono anche alcuni casi di ampia quadrantectomia che possono beneficiare della cooperazione tra chirurgo senologo e chirurgo plastico.

Negli anni recenti si è parlato molto della cosiddetta chirurgia onco-plastica, ed è bene chiarire di cosa si tratti. E’ una cooperazione tra chirurghi senologi e chirurghi plastici, senza una confusione tra i ruoli, che giunge oggi a una perfetta integrazione nei Centri di Senologia o Breast Unit.

Chirurgia Oncoplastica è un approccio integrato tra due figure distinte che ottengono la cura chirurgica della malattia (chirurgo senologo) e la buona ricostruzione cosmetica (chirurgo plastico).

Il chirurgo senologo nella maggioranza dei casi di chirurgia conservativa porta a termine l’intervento con ottimo risultato estetico: quando per ragioni varie ciò non sia possibile, la cooperazione con il chirurgo plastico garantisce di ottenere brillanti esiti chirurgici. Nella mastectomia, ovviamente, l’integrazione tra chirurgo senologo e chirurgo plastico è sempre necessaria.