Sono chirurgo senologo da tanti anni e ho partecipato e partecipo tuttora direttamente a tutti gli studi che hanno rivoluzionato la chirurgia del seno: nella mia attività quotidiana all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano incontro ogni giorno moltissime donne che mi chiedono come proteggere meglio la propria salute e la salute delle figlie, delle sorelle, delle amiche, delle madri… E ottobre rosa arriva per offrire la possibilità di ampliare, intensificare l’informazione su questo importante argomento.
Il tumore al seno è una malattia che negli anni è diventata più curabile, ma resta un grave problema di salute. Esistono alcuni fattori di rischio, esiste a volte un tratto familiare, ma TUTTE le donne dovrebbero sottoporsi ai controlli opportuni per cogliere eventuali lesioni sospette nel seno: una donna su otto va incontro a questa malattia nel corso della vita.
Ogni giorno dell’anno è buono: ciò che importa è conoscere gli strumenti più validi. Ottobre rosa è un modo per ricordarlo e per raggiungere quelle donne che ancora non curano abbastanza la prevenzione per se stesse.
La mammografia va ripetuta una volta all’anno dai 50 anni, insieme all’ecografia mammaria: mammografia ed ecografia mammaria sono esami che si completano, non sono alternative tra loro. L’ecografia legge il seno in un modo, la mammografia in un altro. Si smette di ricevere ecografia quando i radiologi ritengono che basti la mammografia (di solito oltre i 60 anni). La visita senologica è il completamento degli esami di diagnosi precoce: la visita del senologo/a è molto importante.
Nelle donne tra 40 e i 50 anni l’ecografia mammaria annuale è la base, ma anche la mammografia è importante. Si ripete ogni due anni o ogni anno in base alle indicazioni dei radiologi.
Nelle donne dai 30 ai 40 anni l’ecografia mammaria annuale è un appuntamento utile e sano per tenere sotto controllo un seno giovane che, purtroppo, può andare incontro a precancerosi o a tumore.
L’autopalpazione è un modo per conoscere il proprio seno ma, come spesso ripeto, non è un esame di diagnosi precoce: vogliamo scoprire tumori piccolissimi, non palpabili, nei quali la probabilità di guarigione totale è molto alta.
Nei casi di aumentato rischio familiare documentato dagli approfondimenti specialistici (non basta contare le parenti affette da tumore in famiglia) i controlli sono intensivi e personalizzati: rivolgersi a un centro di eccellenza è la scelta migliore.
Come vedete prevenire significa cogliere i primi segni di un problema al seno: si chiama prevenzione secondaria. Lo stile di vita sano è prevenzione primaria, ma non toglie la necessità di controllarsi con regolarità.
Passate parola: ecco il senso dell’ottobre rosa!