Sapete che ottobre è il cosiddetto “mese rosa”: ne sono lieto perché è una bellissima occasione per ricordarsi di sé e della propria salute.
Le indicazioni per la prevenzione del tumore al seno sono note, ma non è un male ricordarle: esiste sempre qualcuno che non le ricorda o ha dubbi, compito dei senologi è mettersi a disposizione per chiarire e informare.
La prevenzione del tumore al seno può essere “primaria” cioè può ridurre il rischio di malattia grazie allo stile di vita: esercizio fisico, alimentazione corretta e astensione totale dal fumo sono importanti metodi per aumentare la probabilità di restare sane a lungo.
La principale prevenzione per questa malattia, però, resta oggi “secondaria” e viene anche chiamata diagnosi precoce: consente di scoprire un tumore nelle sue fasi iniziali, quando ancora non ha creato danno agli organi e ai tessuti del corpo e può essere asportato con interventi chirurgici molto piccoli.
Dai 30 ai 40 anni l’esame principale è l’ecografia mammaria annuale seguita da visita senologica.
Dai 40 ai 50 anni si prosegue con l’ecografia mammaria e visita senologica, ma si aggiunge la mammografia, che può essere biennale oppure annuale in base alle indicazioni dei radiologi.
Dai 50 anni in poi mammografia ed ecografia mammaria devono essere annuali, seguite da visita senologica. Saranno i radiologi a dire quando si smetterà di eseguire l’ecografia mammaria, mentre la mammografia non dovrà MAI essere sospesa.
Ecografia e mammografia non sono esami simili: studiano il seno con modalità differenti, quindi devono essere eseguite entrambe per garantire una buona prevenzione. La risonanza magnetica mammaria non le sostituisce: è un esame prescritto dai senologi solo in caso di approfondimento.
Queste indicazioni riguardano tutte le donne, a prescindere dalla presenza di eventuali fattori di rischio. Le donne con un rischio familiare alto documentato da analisi precise avranno un programma di controlli personalizzato in un centro di eccellenza.