“Dottore, ho un linfonodo che si sente. Sono preoccupata!”.
E’ un’evenienza molto frequente visitare una donna che si è spaventata perché ha notato di avere una zona più dura oppure una pallina sotto l’ascella. Può trattarsi di un’area completamente silenziosa, cioè priva di dolore, oppure può apparire infiammata, quindi rossa e dolorante. Qualche volta, in presenza di dolore e arrossamento, può manifestarsi una sensazione di lieve calore (anche se sotto l’ascella è difficile da percepire).
Cosa è successo? Si tratta davvero di un linfonodo? Nella maggioranza dei casi no: ciò che consideriamo “ascella” è un settore corporeo relativamente esteso, e la prima cosa che notiamo quando avviciniamo le dita è la porzione sottocutanea, cioè immediatamente sotto la pelle. Lì, i linfonodi non ci sono: ciò che può diventare più duro formando una pallina oppure può infiammarsi dando la sensazione che “qualcosa” cresca è legato alle ghiandole del sudore, ai bulbi dei peli e al tessuto grasso e connettivo che sta intorno. Dopo una depilazione con ceretta a caldo (ma anche con rasoio) o nelle stagioni molto calde è facile che i bulbi dei peli si infiammino, e qualche volta accade anche con le ghiandole del sudore: l’infiammazione può essere molto leggera, quindi dare luogo solo a un indurimento, oppure può rendersi evidente con dolore, calore, arrossamento della pelle. A quel punto si prescrive una cura che dipende dalla diagnosi: non si tratta di una terapia per i linfonodi, ma per eliminare il processo infiammatorio.
I linfonodi si palpano in un modo un po’ differente: i senologi, se ci fate caso, chiedono di abbassare il braccio e premono sotto e dentro l’ascella, contro la parete toracica. Con le dita schiacciano leggermente contro le costole: in questo modo riescono a sentire le eventuali, piccole palline più profonde, più interne nell’ascella. Ecco i linfonodi, che si rendono evidenti con molta chiarezza solo quando diventano davvero grossi (per infiammazione o tumore), ma non a livello sottocutaneo a una palpazione normale. Di solito la visita appropriata dei linfonodi viene eseguita dai medici: è molto difficile che da soli si possano individuare strutture linfonodali ascellari.