La potenza dell’amore delle donne è una cura: sono capaci di riunirsi e di fare fronte comune per salvare le famiglie, gli amici e la società. Nel caso del tumore al seno assistiamo da anni a una rivoluzione nella consapevolezza, nella raccolta dei fondi, nell’informazione capillare e nella sensibilizzazione alla prevenzione e alla ricerca sulle cure per tutte le fasi della malattia: è una rivoluzione pensata, agita, portata avanti dalle donne.
Le donne operate al seno creano un vero e proprio movimento unitario che, a prescindere dal nome, è basato su centinaia di associazioni, lobby, gruppi, luoghi di aggregazione e scambio di idee, e porta ogni giorno parole di cura, speranza e consigli pratici a chi si avventura suo malgrado nel percorso del carcinoma mammario. Oggi più che mai dovrebbero fungere da esempio: insieme si può creare un vero “noi”. In questo periodo ci troviamo a fronteggiare il rischio di un contagio virale: dobbiamo smettere di sentirci individui e accorgerci di essere noi.
Chiedo oggi, per la trasmissione dei messaggi urgenti che riguardano la protezione dal virus, l’aiuto dell’aggregazione femminile.
Le donne, con la loro potenza persuasiva e con la tenacia che hanno dimostrato nei movimenti di sostegno delle pazienti con tumore al seno, dovrebbero attivarsi: portate la voce, spiegate a chi avete in casa, persuadete i più refrattari! Ce l’abbiamo fatta con il tumore al seno, possiamo farcela anche con un virus. In questo periodo dobbiamo restare in casa, salvo eccezioni davvero rarissime legate a esigenze di lavoro o sanitarie, e la sopravvivenza alimentare: ce la facciamo, ce la stiamo facendo, ma dobbiamo parlare anche con chi non ha voglia di ascoltare.
Conto su di voi!