Parlando di tumore al seno si distinguono due forme principali: le precancerosi, cioè le forme non invasive, e i carcinomi, cioè le forme tumorali potenzialmente invasive.
Nella classificazione moderna si parla di carcinoma solo nel caso delle forme invasive.
Le forme non invasive si chiamano DIN e LIN: sono neoplasie intraepiteliali di origine duttali (DIN) oppure lobulare (LIN). Dotti e lobuli sono le componenti essenziali della ghiandola mammaria.
Esiste una classificazione per le DIN e le LIN: questa classificazione ne definisce il tipo istologico, ma è utile ricordare che nessuna di queste forme è in grado di provocare metastasi. Non stiamo quindi parlando di tumori invasivi o carcinoma veri e propri.
DIN: neoplasia duttale intraepiteliale (fino a qualche anno fa si chiamava carcinoma in situ)
- Grado 1A (DIN 1A) = atipia epiteliale piatta
- Grado 1B (DIN 1B) = iperplasia duttale atipica
- Grado 1C (DIN 1C) = neoplasia duttale intraepiteliale ben differenziato (grado 1)
- Grado 2 (DIN 2) = neoplasia duttale intraepiteliale moderatamente differenziato (grado 2)
- Grado 3 (DIN 3) = neoplasia duttale intraepiteliale scarsamente differenziato (grado 3)
LIN: neoplasia lobulare intraepiteliale
- LIN 1 neoplasia lobulare intraepiteliale grado 1
- LIN 2 neoplasia lobulare intraepiteliale grado 2
- LIN 3 neoplasia lobulare intraepiteliale in situ
Le forme invasive principali, cioè i carcinomi, sono il carcinoma duttale e il carcinoma lobulare.
Si definiscono invasive perché le loro cellule hanno acquisito la capacità potenziale di infiltrare i tessuti e spostarsi dalla sede iniziale. Non è detto che, alla diagnosi, abbiano già creato danno infiltrando i tessuti e spostandosi dal seno. Ne hanno però la capacità, e questo li rende veri e propri tumori.
Carcinoma duttale: rappresenta tra il 70-80% di tutte le forme di tumore del seno.
Carcinoma lobulare: 10-15% di tutti i tumori mammari. Può colpire contemporaneamente entrambi i seni o comparire in più punti nello stesso seno.
Altre forme di carcinoma meno frequenti sono il carcinoma tubulare, papillare, mucinoso, cribriforme. Hanno prognosi favorevole, anche se generalizzare è impossibile.
Il carcinoma metaplastico, molto raro, ha una maggiore aggressività e va sempre trattato nei centri di eccellenza.