Tra le domande più frequenti in ambulatorio c’è quella sui massaggi e le cure termali. Pare che massaggi e cure termali creino molto allarme nelle persone che hanno avuto un tumore perché esisterebbero dubbi sulla loro pericolosità. Esistono domande che nascondono una certa dose di paura: è comprensibile che chi ha già avuto un problema tumorale voglia evitare in ogni modo che la malattia ritorni, quindi anche le voci meno fondate possono trovare spazio e creare angoscia.
I dubbi su massaggi e cure termali hanno due origini: i massaggi aumenterebbero l’ossigeno ai tessuti, quindi anche alle eventuali cellule tumorali presenti e non visibili agli esami, e le cure termali avrebbero un certo livello di radioattività che risulta pericoloso.
E’ vero, i massaggi aumentano la quota di ossigeno che arriva in alcune parti del corpo (dipende dal tipo di massaggio) ma non è mai stato dimostrato che siano pericolosi per chi ha avuto un tumore. In realtà possono fare bene al corpo e alla mente: dopo un tumore aiutano a migliorare situazioni di stasi della linfa (pensiamo a un gonfiore del braccio dopo un intervento al seno o al gonfiore delle gambe dopo un intervento all’utero). La cosa importante è che siano eseguiti da personale qualificato che conosce bene la situazione della persona: più che l’ossigeno dovremmo temere un massaggio fatto male da qualcuno che si improvvisa terapeuta e crea danno a una parte delicata perché sottoposta a intervento chirurgico e/o radioterapia.
Le cure termali non sono pericolose, possono essere piacevoli e contribuire a un recupero della serenità perché rilassano e in alcuni casi contribuiscono ad alleviare dolori di tipo reumatico o l’artrosi. La quantità eventuale di radioattività presente nei fanghi e nell’acqua termale è bassissima e comunque non ha controindicazioni nelle persone che hanno avuto una malattia tumorale.