Aumentare il volume del proprio seno è una richiesta legittima e può portare a un miglioramento dell’autostima con una maggiore soddisfazione per il proprio aspetto fisico.
Esistono alcuni equivoci legati alla mastoplastica additiva (l’intervento che inserisce due protesi peraumentare il volume del seno): il primo equivoco riguarda la possibile pericolosità delle protesi e il secondo la difficoltà nel fare i controlli di prevenzione.
Eliminiamo subito i dubbi sulla pericolosità delle protesi: non provocano tumore e non sono pericolose per la salute. I materiali e la realizzazione tecnica sono controllati e testati, le diverse tecniche chirurgiche permettono di ottenere eccellenti risultati senza un aumento del rischio personale di tumore o altre malattie al seno.
I controlli di prevenzione, cioè di diagnosi precoce, si possono fare in ogni caso. Non sottoporsi a esami utili e preziosi solo perché si ha una protesi al seno non ha senso.
L’ecografia mammaria permette di vedere bene il seno e il profilo delle protesi, la mammografia eseguita in centri con buona esperienza non provoca danni alle protesi e non ha controindicazioni legate alla mastoplastica additiva. La risonanza magnetica si prescrive solo in casi specifici per la presenza di dubbio oncologico oppure per verificare meglio i profili delle protesi se si teme che siano fissurati o rotti. E’ evidente che nel caso di una prescrizione di agoaspirato ci si debba rivolgere a un centro con buona esperienza, ma nessuna tecnica di indagine del seno è controindicata o sconsigliata di principio nelle donne portatrici di protesi.